Questa ridente cittadina adagiata sulla costa jonica tra i torrenti Agrò e Savoca, a Nord del fiume Alcantara, si distingue per la sua origine. I Fenici, navigatori audaci e abilissimi artigiani, vi fondarono una colonia commerciale che chiamarono Tamaritio.
Nel periodo del medioevo, durante la dominazione araba e normanna, ogni città ebbe adeguata cinta muraria che la proteggeva, un castello posto su un’altura e numerose torri di avvistamento sparse sul territorio, in contatto tra loro e con il castello mediante segnalazioni e, in qualche caso, tramite gallerie sotterranee.
Santa Teresa di Riva si caratterizza per la presenza di un considerevole numero di dette torri, alcune ancora in buono stato di conservazione, altre distrutte di cui rimane testimonianza negli scritti degli storici.La Torre Avarna, demolita nel 1839, era un colossale cilindro alto 20m. La Torre dei Saraceni, la meglio conservata, sorge accanto alla chiesa della Madonna del Carmelo a Bucalo, nel 1580 fu incorporata nel palazzetto della Famiglia Bucalo. Nel 1895 le fu troncata la cupola e adornata con merli. Della torre del Baglio (cortile) rimane solo il rudere di un suo muro perimetrale. La Torre Catalmo, presso l’omonimo villaggiosulla sponda sinistra dell’Agrò, è sicuramente la più antica (si ritiene esistesse all’epoca della battaglia tra Ottaviano e Pompeo ne 36 a. C.) e di grande importanza strategica essendo vicina al castello di Savoca. La Torre Varata, vistosamente inclinata da un fortunale, sorgeva nell’attuale quartiere Torrevarata. Altra caratteristica di Santa Teresa di Riva lae numerose sculture ed i murales, notevoli opere di arte contemporanea, che adornano piazze, lungomare e angoli della cittadina: molte di esse sono opera dell’artista santateresino Nino Ucchino. Le vicende di “Marina di Savoca”, come era denominata fino alla sua autonomia, sono riconducibili a quelle dell’antica Baronia dei Savoca di cui è stata parte integrante. La Domenica delle Palme del 1849 i Borboni distrussero quasi tutte le case e saccheggiarono Bucalo. I sopravvissuti la ricostruirono, continuando a lottare. Finalmente nel 1854 in omaggio a Federico II di Borbone che aveva reso la cittadina Comune autonomo, gli abitanti gli diedero il nome della moglie Teresa D’Austria e per distinguerla dai paesi omonimi dopo l’unità d’Italia fu aggiunto l’appellativo “di Riva”. Il centro abitato è costituito dai quartieri: Porto Salvo, Barracca e Bucalo. Grazie alla sua favorevole posizione geografica, al clima costantemente mite e grazie soprattutto alla splendida spiaggia lunga circa 4Km. Santa Teresa di Riva ha avuto un rapido e significativo sviluppo con numerosi insediamenti abitativi per il turismo. Nell’entroterra molto praticata è l’agricoltura e la zootecnia; vanto della zona gli agrumi tra cui i limoni. Sviluppata la pesca. Attivo l’artigianato con piccole e fiorenti industrie nel settore dei materiali da costruzione, alimentare e del legno. Nel comune sono presenti tutte le infrastrutture di base comprese quelle di supporto al turismo.
Manifestazioni
LUGLIO: (1° Domenica) festa Patronale Madonna del Carmelo; Agosto: sagra del pesce a Santa Teresa di Riva; Madonna di Porto Salvo a Santa Teresa di Riva; da Datare: Festa del borgo marino a Santa Teresa di Riva
Itinerari culturali ed escursioni
Chiesa di Misserio (? sec.) con il “Paradiso Terrestre” e altri affreschi di N. Ucchino. La Sirena e il Boccavento (sul lungomare) di N. Ucchino. Chiesa del Carmelo (a Bucolo). Chiesa Sacra Famiglia. Chiesa di Porto Salvo. Le Torri: dei Saraceni, dei Bagli, dell’Averna e di Catalmo oggi inglobata nelle case di un piccolo borgo a impianti medievale dove avrebbe soggiornato Pompeo in attesa della battaglia navale contro Ottaviano (IX-XI sec.).
Tradizioni
Festa della Patrona Madonna del Carmelo 16 Luglio : Processione della Santa, sfilata della banda musicale, concerto serale in palco, giochi pirotecnici sulla spiaggia. Madonna di Porto Salvo seconda Domenica di Agosto: con processione a mare di barche in ringraziamento alla Santa per la salvezza dei pescatori. Madonna di Porto Salvo, seconda Domenica di Agosto, con processione a mare di barche, in segno di ringraziamento alla Santa per la salvezza dei pescatori. Festa del Borgo Marino. Sagra del Pesce, prima Domenica di Agosto.
Prodotti e piatti tipici
Pasticceria e gelateria artigiana, piatti tipici a base di pesce.
Ricette tipiche
Pesce spada alla ghiotta
Ingredienti: 800gr. di pesce spada tagliato a fette, una cipolla, 150gr. di olive bianche, 50gr. di capperi, qualche gambo di sedano, 300gr. c.ca di salsa di pomodoro, olio d’oliva, sale, pepe. Preparazione: (facile) Tritare finemente una grossa cipolla, i gambi di sedano, snocciolare le olive, in una padella dal bordo alto con abbondante olio d’oliva, fate soffriggere il tutto, non appena il sedano avrà raggiunto la giusta cottura, e la cipolla e le olive risulteranno ben rosolate, unire la salsa di pomodoro, aggiustare di sale e pepe ed unire le fette di pesce spada e, cospargere dei capperi già dissalati, continuare la cottura a fiamma media per altri 10 minuti c.ca.